giovedì 21 novembre 2013

Le statuette steapogide

Il Culto della Grande Dea è legato alla cultura agricola del Neolitico, la cosidetta " Eta' d' oro".

Le famose statuette " steapogide", cioè le statuette grasse,rappresentano la divinità in tutta la sua fertilità.
Essa è nutrice e portatrice di fertilita' e le sue forme cosi' prosperose hanno un legame con il terreno; poiché la Dea viene immaginata in tutta la sua fertilità:
i suoi attributi sessuali sono rappresentati da grossi seni ed enormi glutei che stanno nel rappresentare il suo legame con il terreno.
Il volto della Dea si rivolge verso l' alto, a significare che le sue radici sono da cercare nel mondo spirituale.
In molte culture la Dea viene considerata nella Triplice Forma: la Fanciulla; la Matura; la Vecchia
Tutto questo legato alle fasi lunari e al ciclo mestruale, nonché al processo di fertilità e di gravidanza.
La donna diviene padrona della vita ma anche della morte; colei che genera vita e colei che puo' togliere la vita: generosa con chi rispetta il suo culto, vendicatrice con chi non lo rispetta.
Signora della morte, poiché accompagnatrice e protettrice del defunto stesso:
IL RITO DEL DEFUNTO:
Il defunto veniva posto in posizione fetale e cosparso di Ocra rossa, cioè il colore del sangue che ricopre il neonato (che rappresenta anche la vita stessa) al momento della nascita.
 
 

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