martedì 10 dicembre 2013

Simbologia Lunare

La Luna ha sempre rappresentato uno dei simboli fondamentali per le civiltà arcaiche.
La sua mutabilità in diverse fasi, la porta ad assumere il ruolo di simbolo di tutto cio'  che costituisce fenomeni transitori dei ritmi di vita.
Il ciclo lunare è stato da secoli connesso con il ciclo mestruale femminile, con la fecondità e il parto ; ma non soltanto nella figura della donna ma anche con la fertilità della vegetazione e con i ritmi di vita e crescita delle piante.
Non a caso le festività relative al culto della Luna sono feste connesse al raccolto , alle coltivazioni .
La Luna è considerata in molte culture arcaiche come sorella o moglie del sole e rappresenta da sempre l' influenza femminile sulla natura.
In alcune culture , come quella Indu', la Luna è vista come il luogo dove le anime dei defunti si purificano in attesa di una nuova nascita; nelle mitologie e credenze popolari invece assume sembianse femminili come le dee greche Selene e Artemide; in altre culture assume le sembianse maschili come ad esempio come Nanna nel culto Mesopotamico ; Thoth nel culto Egizio.
Nelle credenze popolari ha ampio spazio per quanto riguarda la pesca, dove i pescatori aspettano le lunghe notti di Luna piena poiché si crede attiri i pesci in superficie; mentre nelle credenze contadine si crede che la spremitura di uva vada messa nelle botti nelle notti di novilunio.
I culti lunari fin dal neolitioco si sono sincretizzati con i culti agrari in corrispondenza con i cicli lunari e la crescita delle piante .
Questo ha messo in evidenza l' aspetto materno della Luna, generando cosi' il mito della Dea Madre.
La variabilità delle fasi lunari si riflettono spesso nella Dea stessa e nei suoi rapporti con l' essere umano: la Luna piena ad esempio stava a rappresentare un qualcosa di benefico, protettivo e amorevole; la Luna nuova invece rappresentava un qualcosa di negativo, distruttivo, crudele e mortale e queste caratteristiche vennero attribuite alla Dea babilonese Ishtar e alla DEa cartaginese Tanit.
In altre culture, invece, queste due ambivalenze danno origine a due diverse divinità:
Grecia: Artemide, la dea luminosa dell' amore;  Ecate , la dea oscura che faceva da tramite con il regno degli inferi.
Indu': la dolce dea Parvati , sposa di Shiva; la terribile dea Kali assetata di sangue umano.
Una delle simbologie importanti attribuite alla Luna sono le corna di Toro, che stanno a rappresentare la falce di Luna corrispondente alla dea Madre ( divinità suprema della fertilità).

I culti lunari risultano meno documentati, e le testimonianze piu' antiche provengono dai Sumeri che dedicarono un canto alla dea Inanna, la corrispondente di Ishtar babilonese.

Son figlia di Inanna
e canto il canto del corpo,
e non temo la colpa
perché mi sono bagnata
nelle acque di Uruk.
Figlia sono di Inanna
e canto le gioie dei seni
morbida e profumata delizia
dono di quiete e riposo.
Sono figlia di Inanna
e canto il potere della vulva
regina del mondo
porta segreta dei giardini di gioia.
Figlia sono d’Inanna
e canto l’utero di vita
dove il seme germoglia
ed il frutto matura.
Sono figlia di Inanna
gloriosa assurgo al mondo
‘ché il mio sguardo dia pace
ed il mio ventre riposo.
Non c’è Adamo
che possa umiliarmi
perché anch’egli, al crepuscolo
supplica le mie delizie.
Generosa io sono
e lo accolgo tra le mie cosce
perché trovi riposo, deponga le armi
e porti anch’egli la pace.

http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_Dee_Inanna.htm




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